martedì 6 dicembre 2016

Il MAESTRO DI TAROCCHI SENZA TAROCCHI


Il Bagatto (I) ed infine il Matto che corre... Un percorso iniziatico volto al Bene universale. Un viaggio che passa da un Maestro senza nome, un Mercato, una Morte iniziatica, ed una Liberazione.
"Lamed" in ebraico antico è il verbo che significa "insegnare". Le ultime tre parole del Cantico dei Cantici dicono: “Forte come la Morte è l'Amore”. Buona meditazione.


Oggi a Marte dovremmo offrire una Via sui sentieri di Venere. Iniziamo dunque col fare la «Prova del Bene».

Così disse un Sufi al suo giovane e ardente allievo. Aamir si presentò un giorno dal Maestro delle stirpe di A., un uomo docile e all'apparenza modesto.

Il giovane allievo (il Bagatto) si rivolse a lui dopo una notte insonne, con la richiesta di essere accettato nella casa del Signore.

Il Maestro prese una cesta ricolma di frutta e incaricò il giovane di portarla al mercato. In mezzo a tutta quella gente Aamir incontrò non soltanto gli uomini e le donne del popolo, non soltanto gli occhi dei lavoratori incrociarono i suoi.




Un secondo dopo vennero avanti i suoi amici letterati, e più in là quelli con cui aveva pregato al santuario, e buona parte della stirpe dei Re si mostrava quel giorno in vesti di sfarzo. Erano dei gran signori, Aamir lo riconosceva. Le loro anime, oltre che i loro abiti, coloravano il mercato di una luce meravigliosa. Al tempo essere dei letterati, accedere al tempio, voleva dire appartenere alla nobiltà di quella città.

Incontrando quella luce di perle e di sfarzi, il giovane si sentì la morte nel cuore, una due e tre volte ancora. L'imbarazzo e la vergogna lo colpirono così forte che lasciò cadere tutta la frutta che portava in grembo. La raccolse ogni volta, finché si diresse piangendo verso la casa del Maestro. Asciugatosi le lacrime aprì la porta e in assenza di quell'uomo Santo diede un'occhiata alla stanza silenziosa, completamente spoglia.

Sul tavolo un libro di preghiere. Il giovane osò aprire la pagina sopra la quale il Maestro meditava da ormai molte notti. E fu così che vi lesse, potendo comprenderlo, il messaggio che fu sacro ai quaranta membri dell'infinita catena d'oro, al cui centro sta il Nome dell'Impronunciabile.

Aamir pregò. Senza nulla sapere incise nel suo cuore stanco le seguenti parole: “Oggi a Marte dovremmo offrire una Via sui sentieri di Venere. Iniziamo dunque col fare la Prova del Bene. E metterai dai parte ogni orgoglio.

Dimenticatosi del tempo e delle offese, Aamir benedisse la stanza è se ne andò per il mondo.

E metterai da parte ogni orgoglio e avrai levato le tue vesti. Sii nel tuo cielo una luce. Nella notte un'assenza che veglia. Sii meraviglia”.



michel pelucchi
06122016

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